Judi Dench

Attrice

Biografia di Judi Dench

Attrice teatrale, cinematografica e televisiva, nasce a York (Inghilterra) il 9 dicembre del 1934. Poiché i suoi genitori lavorano entrambi nel teatro della sua città, negli anni ’50 ha modo di esordire sul palcoscenico in alcune rappresentazioni. Appassionatasi alla recitazione, decide di frequentare la Central School of Speach and Drama e riesce a conseguire brillantemente il diploma. Il suo debutto come interprete professionista avviene nel settembre del 1957, quando veste i panni di Ofelia nell’Amleto di Shakespeare. Prosegue quindi la sua carriera a teatro in numerosi altri ruoli, tra i quali Giulietta nel “Giulietta e Romeo” messo in scena da Zeffirelli ad ottobre del 1960. Nel 1959 inizia a farsi vedere in tv con “Hilda Lessways”, mentre nel 1964 compare per la prima volta sul grande schermo ne “Il  terzo segreto”. Negli anni seguenti la sua attività si concentra sul piccolo schermo e sul teatro, riscuotendo consensi e successi su entrambi i fronti. Nel 1985 prende parte a due pellicole di tutto rispetto: il dramma inglese “Il mistero di Whetherby” (premiato con l’Orso d’Oro a Berlino) e il romantico “Camera con vista” di James Ivory (premiato con tre Oscar). A seguire recita in "84 Charing Cross Road" (1987) di David Hugh Jones e ne "Il matrimonio di Lady Brenda" (1988) di Charles Sturridge; si fa dirigere da Kenneth Branagh in "Enrico V" (1989) e lavora in "Jack & Sarah" (1995) di Tim Sullivan. Poi ancora tanta televisione e teatro, dove peraltro esordisce alla regia nel 1988, ma le soddisfazioni al cinema non mancano. In “GoldenEye” (1995) di Martin Campbell, 17° film della saga di James Bond, interpreta infatti il boss del celebre agente segreto. Riprenderà il personaggio nei capitoli successivi, da “Il mondo non basta” (1999) di Michael Apted, divenendo così il membro del cast più ricorrente nella storia dei Bond su celluloide. Negli stessi anni '90 riveste i panni della Regina Vittoria ne “La mia regina” (1997) ed Elisabetta I in “Shakespeare in Love” (1998), due “regali” prove interpretative che le fruttano rispettivamente una nomination all’Oscar come protagonista e la vittoria della statuetta  come migliore attrice non protagonista. Nel 1999 viene nuovamente diretta da Franco Zeffirelli in “Un tè con Mussolini”. Ricordiamo le nomination all’Oscar per le sue interpretazioni in “Chocolat” (2001) di Lasse Hallström ed “Iris” (2002) di Richard Eyre; senza dimenticare “The Shipping News” (2001), diretta nuovamente da Lasse Hallström, “L’importanza di chiamarsi Ernest” (2002) di Oliver Parker, con Rupert Everett , "La morte può attendere" (2002) di Lee Tamahori,"The Chronicles of Riddick" (2004) di David Twohy, "Ladies in Lavender" (2004) di Charles Dance, "Orgoglio e pregiudizio" (2005) di Joe Wright e “Lady Henderson presenta” (2005) di Stephen Frears. Per quest’ultimo riceve il Golden Globe come migliore attrice nel genere musical o commedia. Nel 2006 Martin Campbell la dirige nuovamente in un film di 007: "Casino Royale". Nello stesso anno recita al fianco di Cate Blanchett nel drammatico "Diario di uno scandalo". Nel 2008 è nuovamente in un film di James Bond in "Quantum of Solace" di Marc Forster, mentre nel 2009 è nel cast stellare di Rob Marshall in "Nine".
Successivamente recita nel ruolo di Mrs Fairfax in “Jane Eyre” (2011) di Cary Fukunaga; compare ne "I Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare" (2011) di Rob Marshall; interpreta l’attrice Sybil Thorndyke nel biografico "Marilyn" di Simon Curtis, con Michelle Williams; è la madre del direttore FBI Hoover in “J. Edgar” (2011) di Clint Eastwood. Nel 2012 è tra i protagonisti della commedia drammatica "Marigold Hotel" di John Madden, che riceve grande successo di critica e pubblico. Nello stesso anno indossa ancora una volta i panni di M nel film di 007 "Skyfall" diretto dal regista Premio Oscar Sam Mendes. L'anno successivo è protagonista di "Philomena", film presentato alla 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia dove vince il Premio Osella per la migliore sceneggiatura.